
Appuntamento nel parco di Villa Querini a Pianiga (Venezia) per la rassegna organizzata dalla locale compagnia Amici del Teatro e inserita nel cartellone del Luglio Pianighese. Tutti gli spettacoli, in programma il sabato sera con inizio alle 21, saranno a ingresso libero e in caso di maltempo si terranno al Teatro Comunale.
Ricco il cartellone. Due le date di giugno: il 19 La Trappola di Vicenza in "Una delle ultime sere di carnovale" di Carlo Goldoni, regia di Alberto Bozzo; il 26 gli Amici del Teatro di Pianiga in "Ancora sei ore", testo e regia di Davide Stefanato. I quattro appuntamenti successivi, tutti a luglio, consentiranno di concludere il Concorso "San Martino di Pianiga", la cui terza edizione è stata interrotta lo scorso anno dalla pandemia: il 3 Teatro Veneto Città di Este (Padova) in "Quel piccolo campo" di Peppino De Filippo, regia di Viviana Larcati; il 10 G.T.A. 2005 di Robegano di Salzano (Venezia) in "Se no ti mori giovane..." di Maria Chiesa; il 17 La Calandra di Dueville (Vicenza) ne "L'altro lato del letto" di Giovanni Badellino, regia di Bruno Salgarollo; e il 24 Fata Morgana di Preganziol (Treviso) in "Al Cavallino Bianco" di Oskar Blumenthal e Gustav Kadelburg, regia di Fabrizio De Grandis.
I vincitori del concorso saranno premiati all'apertura della stagione teatrale autunnale. Per informazioni: www.amicidelteatrodipianiga.it.

È scomparso nei giorni scorsi Dino Girardi, maestro e operatore culturale di San Stino di Livenza. Ha recitato ne La Goldoniana fin dal debutto della compagnia, nel luglio 1970, attraversandone l'intera attività artistica con una bravura indiscutibile, unita ad un'innata ritrosia. Colonna portante del gruppo, ha rivestito molteplici ruoli e prestato la propria voce a numerose serate di poesia (con una particolare predilezione per Renato Pascutto, di cui è stato eccelso divulgatore), conquistando significativi riconoscimenti in importanti concorsi.
Addio al "sior Todero" Carlo Vianello, 94 anni, fondatore, attore e regista della compagnia Ribalta Veneta di Venezia. Classe 1926, Vianello ha vissuto una vita nell'arte: la musica del padre, primo violoncello a La Fenice; il disegno e la pittura scelti come base della propria professione di vetrinista; ma soprattutto il teatro, amato fin dal primo incontro con il palcoscenico, ad appena 18 anni, in parrocchia. 
