Wednesday 24 Apr 2024

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Amici Teatro Remondini APS di Bassano del Grappa

Anno di fondazione: 2009
Presidente:

Michele Toffano

Indirizzo: Via SS. Trinità, 8/C - 36061 Bassano del Grappa (VI)
Telefono:

347 4991062 - 0424 509916

Facebook: -
E-mail:

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Sito web: -
Referenti:

Michele Toffano

Spettacoli disponibili


La buona madre
di Carlo Goldoni

Regia di -

Tipo di teatro: comico, dialetto

La storia ha come protagonista una donna: Barbara. Ha due figli: Nicoletto e Giacomina e per assicurare loro un futuro dignitoso fa di tutto. Con la sua intelligenza, abilità, caparbietà ed astuzia riesce a risolvere e a modificare, sempre in favore dei figli, le situazioni piu' complicate. Nel suo agire si scontra con un'altra madre, Ludovica anche lei arranca e annaspa per maritare bene la figlia. Si sa, quando di mezzo ci sono sue madri, lo scontro è tra titani. Nessuna delle due donne indietreggia, nessuna delle due demorde. Sono diverse. La prima non dimentica che è nata bene e agisce con fare elegante, sottile. La seconda invece è piu' rustega, è una del popolo che si è sempre fatto largo nella società con furbizia non concedendo a nessuno di averla vinta su di lei. Lo scontro è aspro, duro ma non avrà né vincitori, né vinti. Tutte e due le madri avranno la gioia di accasare i rispettivi figli secondo i loro desideri. Sicure di aver agito per il loro bene anche se non si sono soffermate, nemmeno per un attimo, a capire quali erano i veri desideri dei loro figli.

I chiassetti del Carnevale
di Carlo Goldoni

Regia di -

Tipo di teatro: comico, dialetto

E' una commedia in tre atti rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1765. La vicenda è accentrata su uno scherzo fatto da un' eccentrica mercante di gioielli falsi ai danni di un certo signor Gasparo che di mestiere fa il "senser". Lo scherzo viene organizzato per prendersi gioco di un "zovene venezian", un po' sciocco e altezzoso. Costui si invaghisce della capricciosa e viziata figlia di un mercante che, a sua volta, è innamorata di un ricco negoziante, timido e un po' impacciato, anche lui ama la fanciulla. Nella commedia ci sono anche altri personaggi caratteristici come la moglie gelosa del senser, le domestiche intrigone e caciarotte che condiscono il tutto con un leggero velo di realismo e ironia. Siamo a Carnevale, il clima è scherzoso e i vari personaggi sono perfettamente calati in questa atmosfera e si fanno coinvolgere in esilaranti equivoci.

Prima el sindaco e po' el piovan
di Ernesto Aandrea De BIiasio

Regia di -

Tipo di teatro: comico, dialetto

E' una commedia del 1856 del giovanissimo autore veneziano e ha come protagonisti due giovani. Lui è un furbettino arrampicatore sociale che si vuole accasare bene, non gli importa piu' di tanto se con il matrimonio religioso o civile o con tutti e due. Ha fretta. Deve fuggire da... Costui s'insinua nell'agiata famiglia di una giovane ragazza viziata ed ingenua. La fanciulla è stata cresciuta da un padre apprensivo e una zia tutta casa e chiesa: non sa niente del mondo e imparerà a sue spese. I due si sposeranno solo con il rito religioso. In questo quadrettino si inseriscono, come perle incastonate su un cammeo, i santoli della giovine. Non hanno figli e la sposetta rappresenta il loro affetto più grande. Lui è un miscredente mangiapreti e lei una gran pettegola che proprio non riesce a farsi gli affari suoi. Ma amano la ragazza e glielo dimostreranno. Per ultimo, ma non ultimo, due paroline sul piovan che con il suo intercalare in latino e il suo fare sornione si prenderà gioco di tutta la famiglia. Alla fine però, come in tutte le commedie, tutto si risolverà.

Péssi fora de aqua
di Giacinto Gallina e Riccardo Selvatico

Regia di -

Tipo di teatro: comico, dialetto

Scritta nel 1882 in dialetto veneziano, è una frizzante commedia dove viene narrata la vicenda di due fratelli e delle rispettive famiglie. I due sono mercanti a Venezia gestiscono una bottega. Un brutto giorno litigano, vendono tutto. Uno, Zanetto resta in città e apre una nuova bottega insieme alla moglie, un "cauterio" di donna che lo domina in maniera assoluta. L'altro, Anzolo, con la sua parte di soldi si trasferisce in campagna con la moglie, la dolce Teresa e i due figli, la simpatica Gigia e lo scavezzacollo Toni e qui va a fare il campagnolo. Vita nuova per entrambi ma, si sa, chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non sa quel che trova.

I pellegrini de Marostega
di Libero Pilotto

Regia di -

Tipo di teatro: comico, dialetto

Momolo Bondiola è un uomo che vive la fede religiosa in modo bigotto. Guida a Roma un gruppo di concittadini di Marostica. Giunti nella città eterna, i pellegrini subiscono una ingiusta persecuzione al Pantheon da parte di alcuni francesi che li scambiano per eretici. Dopo questo accidente però, tornano a casa rinfrancati nello spirito anche se provati nel corpo. Momolo resta a Roma per scrivere la storia del martirio subito. Qui lavora alacremente al libro e, per caso, incontra una dama viennese, suonatrice di violino. L'uomo ingenuamente abbocca alle lusinghe della donna e arriva anche ad impegnarsi a sposarla, dimenticando di avere già una moglie. Dopo 3 mesi, finiti i soldi, la dama finge di lasciarlo. Ritornato a casa è accolto come un eroe, un padre modello e un marito fedele e pio. L'unico con cui non va d'accordo è il genero, un brillante avvocato, che Momolo definisce miscredente e liberale. Intanto ad attendere Momolo c'è una sorpresa. Per lui poco piacevole. Fortunatamente a cavarlo dai guai ci penserà il "rivoluzionario genero". Salvate le apparenze però dovrà fare i conti con la virtuosa moglie sino a quando...