Saturday 30 Sep 2023

You are here Compagnie Verona El Gavetin di Negrar

El Gavetin di Negrar

Anno di fondazione: 1982
Presidente: Franco Antolini
Indirizzo: Via Valpolicella, 39 - 37124 Verona
Telefono: 349 5276481
Facebook: gavetinteatrocomico
E-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Sito web: www.elgavetin.com
Referenti: Franco Antolini - 349 5276481 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Sandra Pompele - 340 7310922 - Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Spettacoli disponibili


ELISIR D'AMOR

di Franco Antolini

Regia di Mirko Segalina

Tipo di teatro: comico, brillante, dialetto, italiano

LOCANDINALOCANDINA
Uno spettacolo molto divertente e coinvolgente dove l'interprete, accompagnato dalla voce di una cantante e da un musicista, entusiasma, appassiona, diverte, stimola, seduce mescolando il racconto con il canto e coinvolgimento del pubblico. Il protagonista è l'elisir d'amor che da sempre accompagna la storia dell'umanità, presente nei miti antichi, interprete di leggende, metafore e parabole delle sacre scritture, oggetto di detti e proverbi, sonetti di poeti e testi di canzoni, ingrediente immancabile nei convivi delle nostre case, ospite assoluto dei tavoli delle osterie e, infine, inebriante pozione magica tra le mani intrecciare di due amanti. Lo spettacolo apre al sogno, all'emozione, all'ebrezza, alla scoperta dell’ essenza più antica del mondo, il vino, attraverso un itinerario dentro il cuore dell’umanità alla ricerca del segreto della vita che solo lo spettatore potrà scoprire...

EL CAVALIER DE LA TRISTA FIGURA

di Franco Antolini

Regia di Sabrina Carletti

Tipo di teatro: dialetto, comico brillante

LOCANDINALOCANDINA
Le fantasie del leggendario cavaliere "Don Chisciotte de la Mancia" di Miguel de Cervantes prendono vita nell'originale restituzione di Franco Antolini "El Cavalier de la trista figura", alternando sul palcoscenico la narrazione allegra, spassosa, divertente delle gesta del protagonista e l'interpretazione del personaggio stesso che, esprimendosi in uno spagnolo maccheronico, è reso bizzarro, grottesco e di sicura efficacia comica. Il pubblico è nello stesso tempo spettatore e protagonista della vicenda e viene più volte direttamente coinvolto nell'azione scenica, sino ad assumere, nell'evolversi del racconto, ruolo di partecipazione attiva. Uno schermo bianco diventa il luogo dove si rappresentano le fantasie di don Chisciotte e nello stesso tempo, la trasparenza, ne restituisce il messaggio, il contenuto, quello che l'opera vuole dire alle persone del nostro tempo. Un avvicendarsi continuo tra la farsa e il dramma, tra il ridicolo e il tragico, tra la fantasia e la realtà, nel tentativo di parlare dell'esistenza umana, dei suoi comportamenti, dei suoi limiti, delle sue fragilità. Il racconto e l'interpretazione del cavaliere errante sono accompagnati dalle note della fisarmonica, suonata da un musicista che diventa anch'esso coprotagonista, assumendo i panni di "Sancio Panza", mentre due voci fuori campo ripropongono il dramma tra parole e canto, alternando giochi di luce, trasparenza e proiezione di immagini.

FERMATA TAVERNELE

di Franco Antolini

Regia di Franco Antolini

Tipo di teatro: dialetto, comico brillante

LOCANDINALOCANDINA
Tavernele, una stazione ferroviaria dispersa nella nebbia della pianura Padana, è il luogo dove si sviluppa la vicenda che vede protagonista il capostazione Giacometo Buganza, ivi esiliato dopo aver causato un incidente ferroviario tra due treni merci. Giacometo vive con la moglie Olga, la suocera Pia e la figlia Agnese nella casa cantoniera che funge da ufficio e da dimora della famiglia ma non vede l'ora di liberarsi delle donne e trasferirsi al sud in una stazione secondaria. L'occasione è data dalla possibilità di accasare la figlia e di lasciare in eredità l'intero nucleo famigliare al futuro genero. Il piano, però, subisce dei ritardi per la fuga dei pretendenti... L'ambientazione ferroviaria e il via vai de treni che di tanto in tanto transitano dalla stazione di Tavernele rendono il contesto assai originale. Viaggiatori e personaggi minori completano il susseguirsi degli eventi tra continui colpi di scena e situazioni di grande efficacia comica. Momenti di sospensione dell'azione scenica favoriscono il dialogo diretto con il pubblico che diventa nello stesso tempo confidente e coprotagonista di ogni singolo interprete.

SPETACHETECONTO

di Franco Antolini

Regia di Sabrina Carletti

Tipo di teatro: dialetto, comico brillante

FOTOFOTO     FOTOFOTO     LOCANDINALOCANDINA
La società, la cultura, il modo di vivere, di parlare, di esprimerci oggi sono il frutto di come eravamo ieri, e come eravamo ieri ce lo siamo dimenticati. C'è la necessità di raccontare, di fare memoria, perché la nostra tradizione non vada perduta. Un avvincente itinerario tra l'antico e il moderno, tra il vecchio e il nuovo, tra ieri e l'oggi attraverso l'uso dei vocaboli, dei mestieri, degli usi e costumi della tradizione, raccontato in chiave satirica e divertente, sia nella descrizione di un mondo ormai scomparso, sia nell'interpretazione dei personaggi dell'epoca che a tratti si materializzano sul palcoscenico. Un filo che unisce la storia che, nella comicità delle battute, ha la presunzione di divertire il pubblico dall'inizio alla fine e di rilanciare quei valori che costituivano il vivere semplice di una società, dove il rispetto, la solidarietà, il senso di appartenenza alla comunità regolavano le relazioni umane. Un racconto graffiante e brioso, semplice e intenso, vivace ed allegro, romantico ed ironico sulle note della fisarmonica e delle voci che di tanto in tanto si inseriscono nel viaggio alla scoperta delle nostre radici.

MASCIO E FEMENA LI CREÒ

di Franco Antolini

Regia di Massimo Totola

Tipo di teatro: dialetto, comico brillante

FOTOFOTO     FOTOFOTO     LOCANDINALOCANDINA
Le diversità tra l'uomo e la donna sono il tema di questo viaggio tra i secoli che, sin dalle origini del mondo ai giorni nostri, ci separa e ci unisce in due universi, due mondi, due modi di pensare e di vivere. Un racconto appassionante e divertente che attraversa la storia, che gioca con umorismo e ironia tra i generi e le loro differenze descrivendo situazioni, usi, costumi e usanze di una società maschilista di un tempo, così lontana dalla realtà odierna. Un ritratto comico, a volte sarcastico sia dell'uno che dell'altra, che contrappone la presunzione dominante del maschio alla natura imprevedibile e affascinante della donna ma mai tuttavia alieno all'intima convinzione che la donna sia complemento indispensabile all'uomo. La narrazione dell'esperienza umana è accompagnata dal suono della fisarmonica che a tratti accarezza la voce narrante.

Notizie dei Comitati Provinciali