Dal 25° concorso Teatro dalla Scuola nuova vittoria dell'Itis Rossi di Vicenza

Vittoria dell'I.t.i.s. "Rossi" di Vicenza alla 25ª edizione regionale di "Teatro dalla Scuola", rassegna per laboratori teatrali delle scuole superiori organizzata dal comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) e tenutasi quest'anno, per la fase finale, al "Modernissimo" di Noventa Vicentina.

Ottenuta grazie a "Nebbia - In una notte di mezza estate", dalla commedia di Shakespeare, la vittoria è la terza consecutiva per l'istituto scolastico vicentino, dopo quelle del 2016 (con "Babel - Space oddity in XXV quadri surreali", da Janne Teller, ex aequo con il "Pigafetta" di Vicenza) e del 2015 (con "Per sempre tuo, Cyrano"). Questa la motivazione: «Spettacolo brioso e frizzante, condotto con disinvoltura e abilità, il cui ritmo mantiene costante l'intensità interpretativa. Uno spettacolo ben curato nei particolari che diviene il perfetto risultato di un lavoro preciso e costante. Il cast, ricco di interpreti di coinvolgente espressività, evidenzia come il gruppo sia ben preparato e affiatato». Il laboratorio è stato condotto da Valentina Brusaferro, con Roberta Magnaguagno come docente referente.
Tra gli attori, vittoria di Liliana Dorotea Bedendi del Liceo "Celio-Roccati" di Rovigo e di Tommaso Zorzan dello scientifico "Lioy" di Vicenza. La giovane attrice si è distinta «per l'interpretazione del personaggio dissacrato e capriccioso della regina Isabella, mostrando naturalezza, sicurezza e presenza scenica», in "Isabella, tre caravelle e un cacciaballe" di Dario Fo; Zorzan, invece, in "Amleto e nuvole" da Shakespeare, ha convinto «per aver restituito l'immagine di un Amleto dubbioso e tormentato, con una recitazione disinvolta e sicura».
Licei "Fermi" di Padova e "Quadri" di Vicenza al primo posto per l'interpretazione collettiva: il primo con una rilettura de "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni («gruppo ben organizzato e amalgamato, nel quale gli attori recitano con impegno, qualità e disinvoltura, spaziando dai temi della commedia, ai lazzi della farsa in un crescendo di situazioni comiche, surreali ed esilaranti»); il secondo con "Il suono dell'universo", dalle "Cosmicomiche" di Italo Calvino («spettacolo ricco di suggestioni e ambientazioni oniriche, che induce lo spettatore a considerare il grande mistero della vita attraverso una narrazione basata principalmente su fantasiose coreografie, accompagnate da musiche e sonorità d'atmosfera molto coinvolgenti»).
Infine, per l'allestimento, vittoria di "#Alice, dove ti sei smarrita?", da Lewis Carroll, del Liceo "Corradini" di Este («per la scelta coraggiosa di un testo dalle tematiche molto attuali, assai impegnativo dal punto di vista dell'interpretazione e in grado di restituire un intenso coinvolgimento emotivo»), e di "Amleto e nuvole" del "Lioy" («invita e conduce con mano sicura lo spettatore a rivisitare le vicende del personaggio shakespeariano più emblematico» con un'indovinata scelta di colori, costumi, oggetti, scene e atmosfere).
«Pubblico partecipe e tante emozioni - commenta Mauro Dalla Villa, presidente Fita Veneto - per un concorso che ogni anno di più si conferma speciale: perché ad essere speciale è l'energia dei giovani, ai quali dobbiamo dare sempre più spazi e occasioni per esprimersi».
La rassegna, nata come provinciale 57 anni da un'idea dell'associazione teatrale "Città di Vicenza", si è chiusa con la partecipazione fuori concorso del "Pigafetta" di Vicenza in "Alcesti" da Euripide.