Da Fita Veneto al cinema - Ulisse Lendaro e "L'età imperfetta"

Il vicentino Ulisse Lendaro, 44 anni, porta sempre nel cuore il teatro Fita che lo ha visto crescere. Ancora oggi, che di strada in campo cinematografico ne ha fatta parecchia, producendo e interpretando lavori che si sono messi in evidenza, come il film "Medley - Brandelli di scuola", divenuto un cult del genere splatter negli Stati Uniti ("Medley, school shreds").

Il suo primo lungometraggio, nelle sale proprio in questo periodo, ne sta ora confermando la maturità artistica. Si tratta de "L'età imperfetta", con Marina Occhionero, Paola Calliari, Anita Kravos e Anna Valle (sua moglie). Prodotta dalla padovana Parthenos e realizzata in collaborazione con Rai Cinema, Aurora Film e Mibact, la pellicola è stata inserita da Agis Scuola tra i film da promuovere tra gli studenti, dalle scuole medie in su.
La storia narrata è quella di Camilla, una diciassettenne che vive in una tranquilla città del Nord Italia. Il suo sogno è quello di diventare una ballerina di danza classica. Il padre l'appoggia, la madre no. L'audizione per l'accademia si avvicina, ma ecco l'imprevisto: Sara, anche lei aspirante danzatrice, diciotto anni appena compiuti, ricca, sensuale, vincente.
Girato in stile documentaristico - con macchina da presa a spalla, musica in presa diretta e anche non professionisti tra gli attori - il film si muove tra il "freddo" e l'essenzialità degli interni e il "calore" e la vitalità degli esterni. «La forza di questo film - afferma Lendaro - sta nel suo tema e nei suoi personaggi, certo: ma soprattutto nella sua credibilità, nella verità che sprigiona».
«Si dice - continua il regista - che l'adolescenza è il luogo dei grandi conflitti, dove tutto è portato ai limiti: si odia o si ama, si è timidi o estroversi, si è buoni o cattivi in un continuo scambio di ruoli. Ma l'adolescenza è anche il momento delle grandi scoperte: si è più consapevoli dei propri sentimenti, delle proprie emozioni e a queste cominciamo a dare un valore nuovo. Anche l'odio e la cattiveria fanno parte di queste emozioni. La scoperta dell'imperfezione è il tema di questo film, raccontato attraverso gli occhi della diciassettenne Camilla. Il suo punto di vista - conclude Lendaro - è il solo e preponderante, in un viaggio che la porterà a fare i conti con la scoperta del proprio lato oscuro».