Esilaranti, malinconiche, surreali o poetiche, sei storie, apparentemente unite tra loro solo per il fatto che ciascun protagonista ha con sé una valigia. In realtà si tratta di sei tessere di un unico mosaico, sei fili di un'unica matassa che alla fine si sbroglierà in maniera inaspettata e suggestiva. Si è portati spesso a pensare che il teatro dialettale possa essere solo comico o che possa raccontare solo storie frivole. Quello che qui si cerca di proporre, invece, è un dialetto inaspettato, più realistico, attuale e concreto, che progressivamente si spoglia di stereotipi e clichés. Si ride fino alle lacrime ma ci si emoziona anche fino ai brividi, per uno spettacolo che pur utilizzando il dialetto propone un teatro moderno, con scelte registiche e narrative decisamente inusuali per il genere.
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